Un bambino che pratica Wing Chun Kung Fu non impara a picchiare gli altri come metodo per farsi rispettare, ma piuttosto è sicuro di sé grazie al fatto che ad ogni lezione in Accademia riesce a mettersi in gioco e a raggiungere dei piccoli traguardi che aumentano di riflesso la sua autostima.

Grazie al percorso personalizzato di educazione riusciamo a portare il Kung Fu anche a casa, attraverso delle semplici attività volte a responsabilizzare il bambino nelle faccende quotidiane. Le regole sono alla base appunto del programma AWTKA e vengono trasmesse tramite metodiche volte a far comprendere anche ai più piccoli che il divertimento deriva da una buona disciplina durante lo svolgimento degli esercizi.

Gli esercizi della nostra disciplina hanno una derivazione di centinaia di anni e nel tempo sono stati perfezionati ed arricchiti grazie a studi fisici, fino ad ottenere un qualcosa di veramente magico per la coordinazione del corpo. I bambini che praticano Wing Chun AWTKA hanno più equilibrio, cadono meno, corrono un minor rischio di infortuni e sono più elastici e flessibili di qualsiasi praticante di altro sport o attività.

Un bambino dell’età di 9-11 anni si trova di fronte ad una preparazione scolastica più impegnativa. Le maestre pretendono più impegno ed è necessario che impari un buon metodo di studio in vista della scuola media.
È molto frequente che in questa fase il bambino si ritrovi sommerso dalle tante nuove nozioni, dalle pagine da studiare e dagli esercizi da svolgere, dovendo così limitare in maniera considerevole la propria attività fisica.

Praticare Wing Chun lo aiuta a sfogare le energie dovute allo sforzo mentale ed alla sedentarietà e gli consente di divertirsi recuperando quell’equilibrio necessario a svolgere al meglio le sessioni di studio e la successiva giornata a scuola.

Data l’interazione sociale a scuola e nelle attività di gruppo con molti altri coetanei che a loro volta tendono a dimostrare le proprie capacità, nascono così timori e insicurezze, le quali vengono affrontate con efficacia in Accademia grazie alla pratica di esercizi mirati alla gestione dei rapporti interpersonali.

Il bullismo nasce proprio in ambienti scolastici e se non prevenuto o affrontato in maniera corretta può sfociare in gravi conseguenze.
Un bambino che pratica Kung Fu comprende le situazioni,  reagisce con sicurezza e all’occorrenza comunica ai genitori che cosa non va.
Come diciamo sempre nelle nostre lezioni, una dragone sa qual é la scelta migliore da fare.

Quante volte hai visto bambini emarginati dal resto del gruppo o magari quel bambino era proprio il tuo?
In Accademia questo non succede; non succede perché gli allievi che fanno parte del gruppo vengono incoraggiati al lavoro di squadra e premiati quando contribuiscono alla socializzazione.
In AAM si fa subito amicizia e si viene accettati anche se si è differenti dagli altri. Essere “diversi” dev’essere una qualità, non un difetto.

Poco sopra ti abbiamo accennato che premiamo i bambini, ma perché?
Perché lo sviluppo dipende dalla crescita. Una società abituata a ricevere gratificazioni ed elogi quando si fa del bene a se stessi o agli altri è una società che collabora e che si sviluppa. Anche nel Kung Fu è la stessa cosa.

Kung Fu significa “duro lavoro”, e darsi da fare e ricevere anche un premio per questo è senza dubbio un incentivo a continuare su quella strada, finché non diventa una vera e propria abitudine di vita.