Il Caso del Drop Out Femminile

Il Caso Del Drop Out Femminile

Un problema sociale?

Negli ultimi decenni si è discusso moltissimo sul ruolo delle donne e sull’uguaglianza di genere. In passato infatti le limitazioni poste all’universo femminile erano davvero molte e riguardavano sia “le cose che non si devono fare”, sia il modo di pensare. Al giorno d’oggi la società si è molto evoluta e in molti contesti si registra un buon livello di equilibrio. Nel mondo dello sport tuttavia si vede ancora una discrepanza di un certo rilievo. Secondo l’indagine di ISTAT “Aspetti della vita quotidiana” che tratta delle abitudini degli italiani, si è notata una pesante sproporzione tra maschi e femmine sportive (37,4% contro 22,8%). Oggi cerchiamo di capire come mai è presente questo fenomeno e come possiamo migliorare la situazione.

Due ragazze che si allenano in accademia

Una Questione di Società?

Secondo alcuni dei più grandi esperti al mondo ci sono delle cause ben precise alla base dell’abbandono sportivo da parte delle ragazze. *genitori chiusi?* Tutto inizia a peggiorare intorno ai 14 anni quando le ragazze entrano nell’adolescenza. Qui quello che succede è un misto di crescita fisica, pulsioni dovute agli ormoni nonché pressione sociale. La società infatti spinge tutt’ora ad un ideale di bellezza che in molti casi è incompatibile con una pratica sportiva di alto livello. Spesso le ragioni del drop out riguardano infatti mode, spinta alla “perfezione”, difficoltà nella gestione scolastica. Per praticare molti sport infatti è necessario un fisico tonico e robusto che si discosta dai classici canoni estetici. Non parliamo poi del gruppo di amiche, che spesso è proprio uno dei motivi del drop out tra le adolescenti e le giovani donne.

Le Arti Marziali e le Donne

Nel mondo delle arti marziali questo fenomeno è ancora più evidente che in altri sport. La maggior parte dei corsi sono popolati prevalentemente da maschi, questo per qualsiasi arte marziale. Arti marziali e sport come il Wing Chun, il Karate, la Boxe sono state sempre associate a qualcosa di molto maschile e ad una prerogativa per i soli uomini. Oggi la situazione sta lentamente cambiando: molte ragazze intraprendono infatti un percorso marziale con lo scopo di essere in grado di difendersi da sole, sfogarsi e gestire meglio lo stress. Per alcune persone, sia maschi che femmine, la mentalità è ancora troppo chiusa ed è per questo che ancora troppe volte assistiamo a ragazze o a bambine che si sentono giudicate nell’iniziare un percorso di questo tipo.

Qualche proposta per fare meglio

L’unica cosa che possiamo fare per migliorare questa situazione è migliorare la mentalità. Non è tanto al mentalità della società quanto la mentalità di ciascuno di noi. Siamo noi i diretti responsabili dell’andamento della società. Cambiare la nostra mentalità a favore di una maggiore apertura e un maggior desiderio di acculturarsi è una cosa doverosa per crescere come persone e come società. Questo cambiamento deve venire sia da parte delle donne che da parte degli uomini. Sia donne che uomini devono imparare a fare quello che piace a loro senza preoccuparsi dell’opinione degli altri e di qualche possibile ripercussione. Tante volte è proprio la paura di essere percepiti come “strani” o semplicemente la convinzione che un certo tipo di attività non sia conforme al nostro ruolo di genere per impedirci di fare quello che in realtà ci piace. 

maria-zeno-guardia

L’argomento è molto complesso e variegato, speriamo che però sia stato di spunto. Non esitare a contattarci per farci conoscere la tua storia o la tua opinione. Per altri contenuti come questo visita il nostro blog e seguici nei nostri social per restare sempre aggiornato con tutte le novità di Accademia Arti Marziali:
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